Lago di Carezza in Val d’Ega

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Soprannominato “Lago dell’Arcobaleno”, il Lago di Carezza (Karersee) è una meta che non può mancare nel tuo itinerario.

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Se sei in vacanza in Alto Adige e stai cercando una gita facile ma spettacolare, il Lago di Carezza (Karersee) è una meta che non può mancare nel tuo itinerario. Situato a poco più di 1.500 metri di altitudine, nel cuore della Val d’Ega e incorniciato dalle imponenti Dolomiti del Latemar, è uno di quei luoghi che ti lascia a bocca aperta… anche se ci sei già stato.

Uno specchio dai mille colori

Lo chiamano “Lago dell’Arcobaleno”, e appena lo vedi capisci il perché. Le sue acque limpide riflettono le vette circostanti con sfumature che cambiano continuamente: verde smeraldo, turchese, blu profondo. Il colore dipende dalla luce, dal cielo, dalla stagione… e ogni volta è diverso.

Ma non è solo un lago “fotogenico”: qui si intrecciano anche storia e leggenda. La più famosa racconta di una ninfa delle acque e di uno stregone innamorato che, per conquistarla, creò un arcobaleno e lo gettò nel lago. E forse sono proprio quei colori, rimasti intrappolati nell’acqua, a rendere il Carezza così magico.

Come arrivare al Lago di Carezza

Il lago si raggiunge comodamente in auto, in bici o con i mezzi pubblici. Si trova a circa 25 minuti da Bolzano e a pochi chilometri da Nova Levante, lungo la Strada delle Dolomiti (SS241). C’è un ampio parcheggio a pagamento proprio accanto al lago, e da lì in due minuti sei già sul sentiero panoramico che lo circonda.

Se vuoi vivere l’esperienza in modo più slow, puoi lasciare l’auto a Nova Levante e salire a piedi o in bici lungo la vecchia strada forestale. Il percorso è semplice e immerso nel bosco.

Cosa fare al Lago di Carezza

La cosa più bella da fare? Camminare intorno al lago, su un sentiero ad anello ben tenuto e accessibile anche con passeggini. Il giro completo richiede circa 20-30 minuti, ma ti fermerai spesso: per fare foto, per osservare i riflessi, per sederti su una panchina ad ascoltare il silenzio del bosco.

Puoi anche fermarti al centro visitatori per scoprire qualcosa di più sulla geologia della zona, sul Latemar, sui cambiamenti ambientali e sulle leggende locali.

In estate, nei dintorni del lago partono anche sentieri più lunghi e adatti agli escursionisti, come il Sentiero del Latemar o i tracciati che portano verso il Passo di Costalunga.

Consigli utili

Ti consigliamo di andare presto al mattino o verso il tramonto: la luce è più bella e c’è molta più tranquillità. Nelle ore centrali, invece, può diventare piuttosto affollato.

Il sentiero è semplice e adatto anche ai bambini piccoli, quindi perfetto per una passeggiata in famiglia. Porta con te una giacca leggera (anche d’estate può tirare un po’ di aria fresca), dell’acqua e, ovviamente, la macchina fotografica o lo smartphone per qualche scatto speciale.

Ricorda solo che non è consentito fare il bagno né scendere fino alle rive del lago: si tratta di una zona protetta, e va rispettata con attenzione.

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