Hai mai immaginato di camminare tra gli alberi partendo da uno dei laghi più magici dell’Alto Adige? Il sentiero che dal Lago di Carezza conduce alla Radura di Mezzo (Mittagsscharte) è l’occasione perfetta.
Non è un’escursione impegnativa, ma ti regala molto: il fascino incontaminato del lago, la quiete del bosco, panorami dolomitici da cartolina e quella meravigliosa sensazione di essere lontano da tutto. Ideale se stai trascorrendo qualche giorno in Val d’Ega, ma anche perfetta come gita di mezza giornata da Bolzano, per respirare natura e leggerezza.
Lago di Carezza: il punto di partenza
La gita inizia da una vera icona delle Dolomiti: il Lago di Carezza, famoso per i suoi colori cangianti e la leggenda della ninfa Ondina. Lo specchio d’acqua, protetto dal massiccio del Latemar, è facile da raggiungere in auto o in autobus da Nova Levante o Bolzano.
Vale la pena concedersi qualche minuto per girare tutto il lago lungo il percorso attrezzato: la luce del mattino crea riflessi unici, ideali per scattare foto o semplicemente lasciarsi stupire.
Lungo il sentiero tra larici e leggende
Dopo aver ammirato il lago, inizia il vero cammino: imbocca il sentiero n. 8, che si inoltra nel bosco del Latemar. Si cammina in un ambiente fresco e ombreggiato, con il profumo della resina nell’aria e il suono degli uccelli a fare compagnia. Il percorso è ad anello, ben segnalato, e si sviluppa su un dislivello di circa 250 metri, accessibile anche a chi non è particolarmente allenato o a famiglie con bambini (passeggini da trekking esclusi).
La Radura di Mezzo, a circa 1.750 metri di quota, è un piccolo prato soleggiato incastonato tra gli alberi. Qui puoi stenderti sull’erba, fare un picnic, leggere un libro o semplicemente respirare. Il panorama sulle rocce del Latemar ti ricorda quanto sia speciale questo angolo di Alto Adige. E nei giorni più limpidi, la luce gioca sulle cime come in un dipinto.
Tornando indietro, puoi concludere la camminata con una sosta al centro visitatori del Lago di Carezza, dove scoprire di più sulle leggende locali e sulla geologia del Latemar. Oppure prenderti una fetta di strudel in uno dei ristoranti nei pressi del parcheggio, con vista sulle acque smeraldo del lago.
Quando e come organizzarsi
Il periodo ideale per percorrere questo sentiero va da fine maggio a inizio ottobre, quando i sentieri sono praticabili e il clima è stabile. In estate, anche nelle ore più calde, il bosco ti regala una piacevole frescura.
Metti nello zaino acqua, uno snack o il pranzo al sacco, una giacca leggera (può sempre cambiare il tempo in quota) e scarpe da trekking comode, meglio se con suola antiscivolo. Porta anche un telo per sdraiarti o fare merenda in radura, e se ami la fotografia, non dimenticare l’attrezzatura: qui ogni scorcio merita uno scatto.