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La prima cima dolomitica ad essere scalata

Monte Pelmo
Il Pelmo è stato la prima cima delle Dolomiti a essere scalata, il 19 settembre 1857, dall’irlandese John Ball, attraverso la cengia di Ball. Partito da Borca di Cadore, era accompagnato da una guida locale, presumibilmente chiamata Giovanni Battista Giacin, ma quest’ultimo non raggiunse la vetta. Ball scelse il Pelmo per la sua prima scalata poiché lo trovò il più bello tra tutti i monti delle Dolomiti che aveva visto, nonché più facile rispetto al maestoso Antelao. 
 
Ai piedi del Pelmo sorgono tre rifugi alpini: il rifugio Venezia-Alba Maria De Luca, il rifugio Città di Fiume e il rifugio Passo Staulanza. Le vie alpinistiche più famose del Pelmo sono la classica Simon-Rossi lungo la parete e lo spigolo nord, che tuttavia è diventato pericoloso dopo le frane del 2011. Lungo il percorso esistono alcune varianti che ne rettificano il tracciato. Un’altra importante via è il Pilastro Fiume, che sale l’imponente spigolo nord-est fino a congiungersi con la via Simon-Rossi.
 
Il giro del Pelmo in senso antiorario parte dal rifugio Passo Staulanza (1773 m) seguendo il sentiero n. 472 in direzione del rifugio Venezia (1946 m). Il tempo necessario per raggiungere questa prima meta è di circa 2 ore e mezza. Dal rifugio Venezia, si prosegue verso la forcella Val d’Arcia (2476 m) lungo il sentiero n. 480. Da qui il percorso scende lungo i ghiaioni nord del Pelmo fino a ricongiungersi al sentiero n. 472, che riporta al Passo Staulanza. Il tempo totale previsto per questo giro è di circa 6 ore.