La Val Comelico, all’estremità settentrionale del Cadore, è incastonata tra le Dolomiti, al confine con l’Alto Adige e l’Austria.
La Val Comelico si trova nell’estremo nord del Veneto, in provincia di Belluno. È una valle incastonata tra le Dolomiti Orientali, al confine con l’Austria e il Friuli-Venezia Giulia. Qui la montagna conserva il suo fascino autentico, lontano dal turismo di massa, con paesaggi incontaminati e borghi pittoreschi. Il cuore della valle è Padola, una località accogliente e perfetta per chi vuole vivere la montagna in ogni stagione.
La Val Comelico si trova nell’estremo nord del Veneto, in provincia di Belluno. È una valle incastonata tra le Dolomiti Orientali, al confine con l’Austria e il Friuli-Venezia Giulia. Qui la montagna conserva il suo fascino autentico, lontano dal turismo di massa, con paesaggi incontaminati e borghi pittoreschi. Il cuore della valle è Padola, una località accogliente e perfetta per chi vuole vivere la montagna in ogni stagione.
Tra le montagne più imponenti della Val Comelico c’è il Popera, che supera i tremila metri e fa parte delle Dolomiti di Sesto. La Croda dei Toni è una delle cime più iconiche della zona, caratterizzata da pareti verticali che la rendono una sfida per gli appassionati di arrampicata. Il Monte Cavallino si trova esattamente sul confine con l’Austria e offre una vista incredibile sulle valli circostanti. Il Monte Aiarnola è molto apprezzato per il trekking e le ciaspolate in inverno, mentre il Monte Quaternà, di origine vulcanica, si distingue per il suo profilo particolare e lo scenario che si apre sulla valle.
Arrivare in Val Comelico è semplice, anche se la valle resta un luogo tranquillo e lontano dalle grandi direttrici turistiche. Chi viaggia in auto da Venezia o Treviso può prendere l’autostrada A27 fino a Ponte nelle Alpi e poi proseguire verso Cortina e Santo Stefano di Cadore, da cui si raggiunge facilmente Padola. Chi arriva da Verona o Bolzano può attraversare la Val Pusteria passando per Bressanone e San Candido, per poi entrare in valle attraverso il Passo Monte Croce Comelico. Dal Friuli, invece, si può percorrere la strada che passa per Tolmezzo e Forni Avoltri.
Anche il treno è un’opzione comoda per chi arriva da lontano. La stazione ferroviaria più vicina è quella di Calalzo di Cadore, ben collegata con Venezia e Padova. Da lì, gli autobus Dolomitibus permettono di raggiungere facilmente le principali località della valle. I collegamenti in autobus sono disponibili anche da Cortina e altre località delle Dolomiti.
Per chi arriva in aereo, gli scali più vicini sono quelli di Treviso e Venezia, entrambi a circa tre ore di distanza. Da lì si può noleggiare un’auto o raggiungere Calalzo in treno per poi proseguire in autobus.
La Val Comelico è composta da piccoli borghi di montagna, ognuno con la sua storia e le sue tradizioni. Comelico Superiore è il comune principale della valle e comprende diverse frazioni, tra cui Padola, la più conosciuta. Una delle attrazioni più belle è il Lago di Santa Anna, un piccolo specchio d’acqua immerso nei boschi, ideale per una passeggiata rilassante. Nei dintorni si trova anche l’antico Santuario di Santa Anna, molto caro agli abitanti della valle.
Padola è la località turistica più importante della Val Comelico. In inverno è famosa per il suo comprensorio sciistico, collegato al Dolomiti Superski, perfetto per sciatori e snowboarder. In estate, invece, è un punto di partenza per bellissime escursioni. Dopo una giornata di attività, ci si può rilassare alle Terme di Valgrande, un piccolo centro benessere con acqua calda naturale.
Dosoledo è conosciuto per il suo Carnevale Ladino, una festa tradizionale che si celebra ogni anno con maschere in legno intagliate a mano e costumi tipici. È un’occasione unica per immergersi nella cultura locale e scoprire le antiche usanze del Comelico.
Santo Stefano di Cadore è il centro amministrativo della valle ed è un punto di riferimento per chi arriva in zona. Qui si trova il Museo Algudnei, uno spazio dedicato alla cultura ladina e alla storia del Comelico, con esposizioni sulla vita quotidiana di un tempo, l’artigianato locale e le tradizioni della valle.
Candide è un piccolo borgo che conserva il fascino delle antiche case in legno e pietra. La sua attrazione principale è la Chiesa di San Nicolò, un capolavoro dell’architettura alpina con affreschi del XVI secolo e un bellissimo altare barocco.
Costalta è un vero gioiello della Val Comelico, famoso per le sue case in legno perfettamente conservate. Passeggiando tra le sue vie sembra di fare un viaggio nel tempo. Inoltre, ospita la Via della Poesia, un percorso tra le case del borgo arricchito da pannelli con versi di poeti locali e citazioni sulla vita in montagna.
Casamazzagno è un piccolo paese che ospita il Museo della Cultura Alpina, un’esposizione che racconta le tradizioni montane attraverso oggetti d’epoca, strumenti da lavoro e testimonianze sulla vita contadina. È il luogo ideale per chi vuole capire meglio la storia e l’identità del Comelico.
Anche se amministrativamente appartiene al Friuli-Venezia Giulia, Sappada è strettamente legata alla Val Comelico ed è una tappa imperdibile. Qui si trovano le borgate storiche, piccoli insediamenti con case in legno risalenti a secoli fa, perfettamente conservate. In inverno, Sappada è famosa anche per lo sleddog, la corsa su slitta trainata dai cani, un’esperienza emozionante per adulti e bambini.
L’estate in Val Comelico è un’esperienza autentica tra natura, sport, cultura e sapori di montagna delle Dolomiti Orientali. Gli amanti del trekking possono esplorare sentieri spettacolari come l’Anello delle Malghe o le salite verso il Popéra e la Croda dei Toni, mentre chi cerca percorsi più rilassanti può raggiungere il Rifugio Lunelli, gustando piatti tipici con vista sulle vette. La Malga Coltrondo, facilmente accessibile, permette di scoprire da vicino il lavoro degli allevatori e assaggiare il miglior formaggio locale. Per gli appassionati di mountain bike, il Bike Park di Padola offre discese adrenaliniche, mentre lo sleddog estivo a Sappada regala un’esperienza unica.
L’estate è anche il periodo ideale per immergersi nelle tradizioni locali, con eventi come la Festa dei Kneili (canederli) e la Giornata del Fungo, che celebrano i sapori autentici della valle. La gastronomia locale è un altro buon motivo per trattenersi più a lungo: nei rifugi, ristoranti e malghe, si possono i taglieri a base di formaggio e affettati di malga, accompagnati dai migliori vini veneti.
L’autunno avvolge la Val Comelico in un’atmosfera magica, dipingendo i boschi con tonalità dorate e preparando le montagne all’arrivo dell’inverno. È il momento ideale per escursioni lungo i sentieri del Col Quaternà, passeggiate nei boschi alla ricerca di funghi e avventure in mountain bike tra paesaggi spettacolari.
Oltre alle attività all’aria aperta, la valle conserva un patrimonio culturale ricco e affascinante. Il Museo Algudnei a Santo Stefano di Cadore racconta la storia e le tradizioni ladine, mentre il Museo della Cultura Alpina di Casamazzagno offre un viaggio nella vita quotidiana della montagna. Nei borghi storici, si possono ammirare chiese secolari, come la Chiesa di San Nicolò a Candide, impreziosita da affreschi antichi.
L’inverno in Val Comelico regala paesaggi incantati e una vasta scelta di attività tra neve, sport e cultura. A Padola, gli impianti sciistici collegati al Dolomiti Superski offrono piste panoramiche per sciatori di ogni livello, mentre gli amanti dello sci di fondo possono percorrere chilometri di tracciati immersi nella natura. Chi cerca esperienze alternative può provare lo sleddog a Sappada, le escursioni con le ciaspole fino al Rifugio Berti o le discese adrenaliniche in snowboard.
L’inverno è anche il momento perfetto per scoprire le tradizioni ladine. Il Carnevale Ladino di Dosoledo riporta in vita maschere in legno e antichi riti, mentre i mercatini di Natale e la Festa della Befana animano i borghi con musica, artigianato e sapori tipici. Il lato culturale della valle si può esplorare nei musei di Santo Stefano di Cadore e Casamazzagno, che raccontano la storia e le tradizioni alpine.
Dopo una giornata sulla neve, il relax è assicurato alle terme di Valgrande a Padola, tra acque calde e trattamenti rigeneranti. Nei rifugi e nei ristoranti della valle, la cucina locale offre piatti genuini come i casunziei, gli gnocchi con ricotta affumicata e il formaggio di malga, accompagnati dai migliori vini veneti.
In primavera, la Val Comelico si trasforma in un paradiso per gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta. I sentieri si snodano tra boschi rigogliosi, pascoli fioriti e panorami mozzafiato sulle Dolomiti. Tra le escursioni più suggestive, il percorso che conduce alla Malga Aiarnola èun’esperienza immersiva nella natura incontaminata. Per gli appassionati di storia, l’Anello del Vallon Popera permette di esplorare le trincee e le gallerie della Prima Guerra Mondiale, con partenza dal Rifugio Berti.
La primavera è anche il momento ideale per scoprire la cultura e le tradizioni locali. I “Troi“, sentieri tematici che attraversano i borghi del Comelico Superiore, raccontano attraverso sculture e installazioni la vita e le usanze della valle. Inoltre, eventi come la Festa d’Estate celebrano l’inizio della stagione con musica, gastronomia e attività all’aria aperta . Per gli amanti della bicicletta, itinerari come il Giro del Comelico sono adatti a tutti i livelli, attraversando paesaggi e borghi caratteristici.