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Passo Costalunga – Ferrata Santner – Torri del Vajolet

Un itinerario per escursionisti esperti alla scoperta del Catinaccio, gruppo montuoso delle Dolomiti che si divide tra la provincia di Trento e quella di Bolzano.

L’escursione parte dal Passo Costalunga, in località Valate 1752mt (appena prima del passo sulla destra c’è un parcheggio). Da lì si parte in direzione Rifugio Paolina seguendo dapprima il sentiero 548 e poi il 552 che inizia nel bosco e poi continua sotto l’impianto sciistico che arriva al Rifugio Paolina.

Dal Rifugio si segue sempre il sentiero 552 in direzione rifugio Coronelle ( Kolnerhutte). Il sentiero è molto bello e panoramico con poco dislivello tra un rifugio e l’altro.

Arrivati al rifugio Coronelle si segue il 552 S per il Passo Santner-Ferrata Santner.

Questo tratto diventa da subito abbastanza tecnico.

L’avvicinamento alla Ferrata non è da prendere sottogamba. Sia per il tipo di terreno scivoloso e a tratti sdrucciolevole, che per il fatto che non essendo attrezzato per lunghi tratti, bisogna arrampicare. La ferrata è molto bella e panoramica, di media difficoltà e arriva al passo Santner 2741 mt dove si trova anche l’omonimo rifugio.

Dal Passo il panorama è mozzafiato.  La valle che porta verso le Torri del Vajolet e il rifugio Re Alberto è spettacolare.

Si scende al rifugio Re Alberto 2621 mt e da l i si segue il sentiero 541 per il rifugio Vajolet e Preuss 2243mt ( a tratti tecnico e attrezzato con corde fisse).

Dal Rifugio Vajolet si scende lungo la strada sterrata per pochi metri e poi si prende la diramazione del sentiero 541 sulla destra per il Passo Cigolade 2552mt, ultima salita da affrontare per poi scendere al rifugio Roda di Vael per il sentiero 541.

Dal Rifugio Roda di Vael 2283mt si scende di nuovo verso il Passo Costalunga (karer Pass) sul sentiero 548 passando per Malga Masarè e ritorno a località Valate 1752mt.

Distanza: 22km

Dislivello: 1700mt+

Difficoltà della Ferrata: MEDIA

Tempo di percorrenza: 8 ore

Adatto solo ad Escursionisti esperti ed allenati per lo sviluppo, il dislivello e la tecnicità totale del percorso.

 

© By bibimountain | Team Passione Dolomiti

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