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Castelli & Fortezze

Tutti da bambini abbiamo sognato di venire catapultati nel magico mondo delle principesse, dei re, dei castelli e della magia. Scoprite con noi i castelli medioevali dolomitici, sembrerà di camminare ancora tra i grandi saloni colmi di dame e gentiluomini.

Castel Taufers (Tures)

Troneggia sopra a Campo Tures in Val Pusteria ed è uno dei castelli più belli dell’area tirolese…dico sa stiamo parlando? Ma di Castel Tures naturalmente! Gli originari proprietari furono nominati signori di Tures nel 1136, ma nel 1340 la famiglia si estinse e pian piano il castello inizio a cadere in abbandono. Verso l’inizio del XX secolo ci fu un primo restauro, mentre nel 1945 Hirerenymus Gassner, procuratore dell’ordine dei benedettini austriaci a Roma, lo ristrutturò come lo conosciamo noi ora. Per questo motivo il castello è composto da diversi stili architettonici, ovvero una parte iniziale romanica e una gotica. Oggi i visitatori possono accedere a un terzo dell’intera struttura, in particolare alla rocca dinastiale, cioè la parte abitativa, e l’armeria. Gli appassionati di arte potranno ammirare gli affreschi di Michael Pacher.

Castello di Zumelle

Il castello meglio conservato dell’intera Valbelluna grazie al suo ricco e vario patrimonio storico-culturale, il Castello di Zumelle si trova nel comune di Borgo Valbelluna, precisamente nella località di Tiago, circondato dalle bellissime Dolomiti Bellunesi. Questo castello nasce a scopo difensivo, infatti, grazie alla sua posizione strategica, fungeva da fortificazione di controllo sulla via militare Claudia Augusta Altinate all’epoca dell’impero romano. Durante il Medioevo il Castello di Zumelle fu spesso sede di contese e avvenimenti storici e pian piano guadagnò prestigio e fama fino alla sua completa ristrutturazione nel 1999. Vi starete probabilmente chiedendo cosa significa questo nome un po’ strano…bè il nome “Zumelle” è legato ad una leggenda. Si narra che un misterioso uomo di fiducia della regina dei Goti partecipò ad una congiura contro la sua sovrana che, alla morte della stessa, fuggì con la sua ancella e si nascose in una fortezza diroccata a Mel. Le rovine furono poi ricostruite dall’uomo che diventò conte in quel territorio lo stemma di famiglia fu rappresentato da una sfera d’oro in campo turchino, sormontata da due gemelli. Il nuovo castello fu quindi battezzato “castrum zumellarum” (castello dei gemelli). Per due ore potrete immergervi nella storica atmosfera medioevale visitando il villaggio, la casa torre con la bottega dello speziale, il banchetto, la cucina, la rimessa medioevale, le camere da letto, lo scriptorium, la Chiesa di San Lorenzo e l’area museale. Inoltre, per coloro che vogliono addentrarsi a 360° nel mondo di Zumelle, il castello mette a disposizione tre camere arredate con mobili e affreschi del periodo. Tante sono sicuramente gli eventi a tema e le attività che vengono organizzati durante l’anno per grandi e piccini quindi non vi resta altro che vivere con i vostri occhi quest’emozionante esperienza.

Castel Thun

Probabilmente il castello più conosciuto della Val di Non e di tutto il Trentino, Castel Thun, grazie ad un lungo lavoro di restauro, è incredibilmente affascinante ed unico. La sua maggiore particolarità è il fatto che sia estremamente realistico per quanto riguarda i dipinti, gli arredi e la resa prospettica di una dimora medioevale. Una visita a Castel Thun, che dal 2010 è anche uno splendido museo, è davvero un tuffo nel passato che stimola l’immaginazione di grandi e piccini. Questo maniero, del quale si hanno le prime notizie a partire dal 1267, vanta un’ampia collezione di quadri, che comprende i ritratti dei nobili della famiglia Thun, ma anche splendidi dipinti della natura paesaggistica circostante. Castel Thun è raggiungibile facilmente anche a piedi da Toss attraverso la frazione di Nosino (circa 30 minuti) oppure da Vigo (circa 45 minuti), potrebbe essere un’ottima occasione per catturare qualche scatto! Lo sapevate che Castel Thun è stato anche un set cinematografico? Dato il suo irresistibile fascino, Michelangelo Antonioni lo scelse come location per alcuni scende de Il Ministro di Oberwald e, più recentemente, è stato il set per la trasposizione shakespiriana di Romeo e Giulietta.

Foto © IDM Alto Adige | APT Val di Non

Castel Coira

All’entrata della Val di Mazia, sopra Sluderno in Val Venosta si erge uno dei Castelli meglio conservati dell’Alto-Adige: Castel Coira (Churburg). La costruzione del maniero iniziò nel 1250 e, poco dopo, passo nelle mani dei Conti di Trapp, che lo posseggono tutt’oggi. Il nucleo più antico comprende il palazzo, il mastio e il muro di cinta, fondamentale per le azioni difensive. Tuttavia, l’aspetto medioevale iniziale perse il suo carattere in seguito alla ristrutturazione dei conti proprietari, che lo trasformarono in una ricca dimora rinascimentale verso la metà del XVI secolo. È singolare notare che questo castello, a differenza di quasi tutti gli altri risalenti al Medioevo, non fu mai distrutto da saccheggi o invasioni e, per questo motivo, alcuni cimeli sono ancora perfettamente intatti. In ogni caso, la particolarità che attira migliaia di visitatori è l’armeria privata, la più grande e vasta in tutto il mondo: nella sala dell’armatura potete trovare più di 50 armature complete impeccabili, con spade, lance, scudi ed elmi. Per gli appassionati di storia potrebbe essere un vero tesoro. Se avete voglia di fare due passi da Sluderno seguendo le indicazioni potete arrivare al castello in meno di mezz’ora, altrimenti avete a disposizione un ampio parcheggio, dal quale parte un sentiero che in pochi minuti porta alla rocca.

Castel Prösels

Al cospetto del massiccio dello Sciliar, esattamente sopra il borgo di Castelrotto, nella località di Fiè allo Sciliar, possiamo trovare l’incantevole Castel Prösels (Presile). Sicuramente il meraviglioso paesaggio che lo incornicia contribuisce ma questo castello rinascimentale è davvero una piccola perla dolomitica. “Castrum Presile” è stato documentato per la prima volta nel 1279 e fu interamente ristrutturato in stile gotico da Leonardo di Fiè nel XVI secolo. Tuttavia, si possono riconoscere elementi appartenenti ai secoli precedenti, come il muro di cinta e il portale della terza torre di porta, rappresentante lo stemma di Fiè. Il castello fu teatro di processi delle streghe durante il 1500 ma il luogo dei roghi è tutt’ora incerto.

Durante la stagione estiva vengono organizzati molti eventi e manifestazioni a cui potete partecipare con tutta la famiglia per divertirvi insieme! Solitamente a inizio giugno viene organizzata, la Cavalcata di Oswald von Wolkstein, ovvero uno torneo equestre che ricorda le giostre rinascimentali.  Sarebbe un’avventura unica parteciparvi! Castel Presule può essere raggiunto a piedi con un’escursione di circa due ore da Fiè allo Sciliar a Umes.

Castel Tor

Castel Tor nacque nel 1230 a San Martino in Badia come torre verticalizzata su tre piani con lo scopo di ospitare i ministri del Vescovo di Bressanone. In questo ambito, Castel Tor venne poi consegnato come feudo ai Signori di Rodank-Schöneck fino al 1331. Dopodiché iniziò l’ampliamento del complesso con l’aggiunta di un muro di cinta merlato con camminamento di ronda ed un palazzetto. La torre originaria venne poi rialzata ulteriormente e usata come granaio. Il Castello che possiamo visitare noi ora è invece frutto dell’ampliamento e dei lavori di ristrutturazione del 1500. In seguito a ciò la diocesi di Bressanone perse la proprietà del maniero che, nel 1803, venne acquistato da dei contadini, le quali famiglie ci hanno abitato fino alla trasformazione in museo, avvenuta nel 2007. All’interno di Ćiastel de Tor potrete visitare, infatti, il famoso Museum Ladin, dove potrete scoprirne di più sull’affascinante lingua e cultura ladina con antiche leggende, documenti storici, pezzi di artigianato e molto altro. Ma come si raggiunge Castel Tor? Percorrendo la strada troverete un parcheggio interrato e uno all’aperto sulla vostra destra, subito a sinistra troverete l’incantevole castello.

Castel Brunico

Come spesso accade, anche questa fortezza nacque a scopo difensivo: infatti, il vescovo brissinese Bruno von Kirchberg fece costruire nel XIII secolo Castel Brunico per proteggere i suoi appezzamenti in Val Pusteria e, così facendo, gettò la prima pietra per la costruzione della città di Brunico. Durante i secoli ogni vescovo che abitò a Castel Brunico contribuì al suo arricchimento ma, purtroppo, oggi la maggior parte degli affreschi non è ben conservata. Tuttavia, dal luglio 2011 Castel Brunico ospita il quinto e ultimo museo della montagna di Reinhold Messner-MMM, Messner Mountain Museum, un museo interattivo dedicato a diversi popoli di montagna.

Foto © IDM Alto Adige